Mio cugino è un maialino Parte 1

Ciao, mi chiamo Davide e questa è una storia accaduta qualche anno fa.
Avevo compiuto da poco 14 anni. L’età in cui gli ormoni sono a tremila, l’età in cui cominci a scoprire il mondo del sesso, le cose dei grandi.
Ero un ragazzetto molto carino, biondino, capelli corti, fisico atletico grazie ai tanti allenamenti di calcio che facevo ogni settimana.

Vi chiedo di pazientare perché prima di partire con il racconto voglio spiegarvi bene la situazione in cui è avvenuto il tutto.

Non ero molto impegnato a rimorchiare, diciamo che mi veniva naturale. Erano le ragazze a girarmi intorno.
Ero il calciatore fighetto, quello che le ragazzine guardavano di continuo.
Su Instagram ricevevo continuamente risposte alle mie storie, tutte incentrate sul pallone.
A differenza di molti miei compagni però non ero il classico stronzo. Avevo un carattere mite, empatico. Sempre stato molto educato e carino nei confronti di tutti.

Avevo ed ho tutt’ora tanti amici. Mi vogliono bene tutti.

Sono cresciuto con mio cugino, Marcus. Mia zia è americana.
Marcus è sempre stato un bambino bellissimo, e poi è diventato un adolescente bellissimo poi un giovane uomo bellissimo. Non lo dico perché è mio cugino. È sempre stato bello davvero.

Siamo sempre stati inseparabili. Abbiamo 3 anni di differenza.

Lui è sempre stato il mio esempio. Quando ho iniziato le scuole superiori mi sono ispirato a lui su come vestirmi, su come comportarmi, su come risultare più simpatico agli altri.

Il mio esempio di vita.

Marcus è come un fratello per me. È lui che quando avevo 11/12 anni mi ha insegnato a farmi le prime seghette.
È con lui che mi sono sempre confidato.
È a lui che raccontavo le mie cottarelle.
I miei desideri sessuali.
A lui facevo tutte le domande sul mondo del sesso.

Non mi raccontava mai però delle sue ragazze o delle sue avventure amorose.
Era molto riservato. Mi dava consigli, mi insegnava tante cose. Però quando si trattava di parlare di lui era sempre un po’ chiuso.

Come dicevo la storia che sto per raccontarvi risale a 10 anni fa, quando io avevo 14 anni.
Lui ne aveva 17 e in quel periodo si frequentava con una ragazza, Gioia.
Era la ragazza più figa della scuola, e ovviamente lui l’aveva conquistata in un attimo.
Le più belle erano sempre le sue.
Ma le sue storie finivano sempre presto. Si stufava facilmente.
Gli piaceva cambiare.


Marcus - Davidino devi dare retta a me, con le ragazze devi essere sfuggente. Se sei troppo disponibile ti accannano in un attimo. Invece devono desiderarti.

Questo è ciò che mi diceva sempre. Ma io non ero capace. Io sono sempre stato gentile e carino. Soprattutto con le ragazze.

Marcus aveva un migliore amico, Gabriele. Erano molto uniti. Li chiamavano i fidanzatini, perché stavano sempre insieme.
Giocavano nella stessa squadra di calcio, andavano in classe insieme dalle elementari, mia zia con la madre di Gabriele erano a sua volta molto amiche.
Spesso ero quasi geloso del rapporto tra quei due.
Volevo passare anche io tutto quel tempo con mio cugino.


Mai avrei potuto pensare ciò che scoprii un giorno.
Sicuramente avrete immaginato ciò che sto per dirvi, ma la storia è più complicata di quanto possiate immaginare.


Era un sabato mattina. Ero a scuola ed era appena finita la ricreazione.
Non avevo fatto in tempo ad andare a fare pipì così mi affrettai per andare in bagno altrimenti avrei preso un rimprovero dalla prof.

Prima di entrare sentii delle voci all’interno. Parlavano a bassa voce:

? - Dà, oggi farai il bravo. Vengo da te alle 16.30 e mi darai ciò che ti ho chiesto.
? - Gabri ma oggi ci sta mio cugin…
Eccolo il mio cuginetto bello !
Stavo dicendo a Gabriele proprio che oggi passiamo una giornatina insieme !


Era Marcus con Gabriele

( Ogni sabato mia mamma e mia zia vanno a fare dei giri insieme, shopping, aperitivo… così io e Davide ogni tanto passiamo la giornata insieme quando non ha altri impegni. Spesso è talmente carino da rinunciare a uscite con gli amici o con qualche ragazza per stare insieme a me )

Io - Eh si Ma oggi è la giornatina nostra. Peró se hai impegni non preoccuparti, facciamo un altra volta.
Gabriele - Visto ? Te lo dice anche tuo cugino.
Marcus - Oh non rompetemi le palle. Oggi tu stai da me Davidì. Non ti lascio da solo. Poi mamma e zia già si sono organizzate. Quindi basta storie! Oggi giornata cuginanza.
Io - Ahahah va bene cugi, allora ci vediamo alle 16.00 da te ! Vado a pisciare sennò me la faccio addosso.

Feci pipì e me ne andai.

Rimasi tutto il giorno con quel pensiero. Perché parlavano a bassa voce ? Cosa doveva dargli Marcus a Gabriele ?
Perché quel tono misterioso?

Mi presero brutti pensieri. Si erano forse immischiati in giri di droga ?
Oh ancora peggio Gabriele lo ricattava per qualcosa ?
Non mi sembrava un cattivo ragazzo.
Ma sembrava serio quando parlava.

Ero preoccupato.

Alle 16.00 come da programmi andai da Marcus. Scesi dal motorino, e con il casco al braccio entrai a casa sua.

Zia ci aveva lasciato la merenda prima di uscire.
Quindi ci sedemmo a tavola per mangiare quella succulenta crostata alla nutella.

Io - Che c’hai Ma ? Ti vedo strano.
Marcus - Ma che dici. Sono solo un po’ rimbambito per tutte le ore di lezione di oggi.
Io - Non sarà per quello che ti diceva oggi Gabriele ? Sembravate molto strani…
Marcus - Che cazzo hai sentito Davidì ?
( Impallidì )
Io - Niente cugi, ma che hai ? Ho sentito solo che ti diceva che sarebbe venuto da te alle 16.30 e che voleva qualcosa da te.
Marcus - Ma si voleva un giochetto della Play che gli avevo promesso.
Io - Ahh ok ok.

La tagliai corta. Quella faccenda non mi convinceva.
Marcus non era in se.
Sembrava spaventato all’idea che avessi potuto sentire qualcosa.
Non lo vedevo tranquillo.

Marcus - Dopo se dovesse venire Gabriele facciamo finta di non essere in casa, sposta il motorino che almeno non pensa che ci siamo.
Non mi va di dargli quel giochetto. È nuovo nuovo.
Io - E tu non darglielo no?
Marcus - Eh ti pare facile. Con Gabriele è impossibile dire no. Si prende sempre quello che vuole.
Io - Ma non siete grandi amici Ma?
Marcus - Si lo siamo. Ma è diventato un po’ pesante ultimamente. Vuole sempre le mie cose.
Io - E si sarà innamorato di te ahahaha
Marcus - Ma che dici stupido
Io - ahahaha, sto giocando dai.

Volevo vederci chiaro in questa storia.
Ero preoccupato davvero.
Ero sicuro che Gabriele sarebbe venuto a casa di Zia. Quindi decisi di giocare al detective.

Subito dopo aver fatto merenda andammo in camera di Marcus e senza farmi vedere presi il cordless che aveva in camera e chiamai il mio cellulare in silenzioso.
Risposi e misi il telefono in tasca.
Dopo qualche minuto che Marcus mi faceva vedere l’ultimo giochetto della PlayStation feci finta di ricevere una telefonata.

Io - We Carlè no mi dispiace sono a casa di mio cugino oggi ! Prima di stasera non ci sto a casa.
Davvero Carlè è un casino oggi !
Ma non posso darteli domani?
Vabbè dai passo un secondo a casa però sei sempre il solito rompi palle.

Io - Marcus scusami tanto ma Carlo ha bisogno degli scarpini che mi ha prestato l’altro giorno. Mi tocca passare a casa che mi sta aspettando lì.
Vado e torno! Tra una mezzoretta neanche sarò di nuovo qui.
Marcus - Va bene Da, però non lasciarmi tutto il pomeriggio da solo! Non sono uscito oggi per stare con te.
Io - Lo so Ma, hai ragione ! Mi sbrigo. A tra pochissimo !
Marcus - Ciao Da ! Mi sa che approfitto che vai via per farmi una sega 😂
Io - Bravo ahahah almeno ti svuoti ! Dai a tra poco.

Sono uscito di casa e mentre salivo sul motorino vedo arrivare Gabriele ( erano le 16.30, puntuale come un orologio svizzero. C’era qualcosa di strano allora !
Mi allontanai di qualche decina di metri e mi fermai in un vicolo lì accanto.
Tirai fuori il telefono per vedere se ancora era in chiamata.

Bingo ! Pensai !
Era ancora in chiamata.
Sentivo silenzio… poi a un tratto:

Marcus - Gabri ti avevo detto di non passare oggi che c’era mio cugino!!!
Gabriele - Ah e dove sta ? Mi pare di averlo visto che se ne andava.
Marcus - Si ma torna tra pochi minuti
Gabriele - eh quello che basta per divertirci un po’
Adesso tu mi dai quello che ti ho chiesto e non farsi storie.
Ti ho detto che avresti dovuto fare il bravo.

Ma cosa vorrà ? ( mi chiesi )
Non può essere il giochetto della Play, ha un tono strano.

Gabriele - Tira fuori ste mutande dai ! Sennò lo dico a tutti quanto ti piace succhiarmi la fava.

( io rimasi impietrito. Avevo sentito bene? A mio cugino piaceva succhiarlo a Gabriele ? Forse sta scherzando )

Marcus - Tieni Ga, ecco le mutandine mie.
Gabriele - Bene ora siediti vicino a me, devi farmi sborrare che devo marcare il territorio su queste mutandine. D’ora in poi dovrai indossare solo mutandine sborrate da me.
Marcus - Ma che dici Gabri, ma come ti viene in mente.

Stun!!!

(Si sente volare uno schiaffo)

Marcus - Mi hai fatto male Gabri. Perché sei cambiato così ? Perché mi tratti in questo modo.
Gabriele - Perché ormai tu sei la mia troietta. Mia e basta.
E se ti dico che devi avere le mutande piene della mia sborra tu devi obbedire e basta.
Marcus - Va bene Gabri.
Lo sai che ti amo e farei tutto per te.

( Il gelo. Mio cugino Marcus ha detto… che ama… GABRIELE? )

Mi sono passati nel cervello duemila pensieri, schifo, delusione, comprensione, paura… tutto in un unico secondo.
Il mio mito, quello che mi aveva insegnato tutto sulle ragazze.
Erano tutte coperture ?
Erano tutte finte ?


Gabriele - Ahhh … siii… ahhh … bravo segalo così ! Il mio cazzone ti piace eh ! Bravo segalo forte !

- Fap fap fap fap fap

Marcus - Ti piace amore ? Sono bravo ?

Gabriele - Sei bravissimo si ! Vai ora succhiamelo.
Lo sai che mi eccita infilartelo tutto in gola.

( mi scesero un po’ di lacrime. Sentire questo di mio cugino. Non riuscivo ad accettarlo. I miei occhi erano carichi. Cominciai a piangere in silenzio mentre ascoltavo quelle parole orribili.)

- Gah Gah Gah Gah ! Ahhhh ! Mi fai strozzare così

Gabriele - Si strozzati col mio cazzo ! Io lo so quanto ti piace

Marcus - Si hai ragione è vero amore..,
Però sbrigati a venire, sta per tornare mio cugino.

Gabriele - vorrà dire che facciamo strozzare anche lui con il mio cazzo.
È un bel bocconcino il tuo cuginetto. Lo facciamo diventare la tua cuginetta.
Marcus - No Gabri lui lascialo stare ti prego.
Gabriele - Dipende da quanto ti impegni a soddisfarmi.

- Fap Fap Fap, Gah Gah Gah

Gabriele - mmm siii ! Ahhh ci sono, sto venendo! Sto venendo ! Tira qua le tue mutande!
Ahhh
Siiii
Ahhhhhhhhhhhhhhh
Ora si che sto bene !
Con le palle vuote e le tue mutande piene del mio seme !
Dai spogliati e cambiati le mutande.
Metti queste che sono profumate del mio seme.

Marcus - Ok Gabri.
Le metto subito.

( Sembrava affranto, quasi rassegnato. Sentivo il rumore di lui che si spogliava e si rivestiva )

Gabriele - Ecco bravo così si ! Tutto il tuo pisello pieno del mio sperma. D’ora in poi lo avrai sempre con te. E prima o poi lo porterai direttamente dentro il tuo culetto.

Marcus - Lo sai che ancora non l’ho mai preso dietro

Gabriele - E sarò io il primo a farti il buchetto ripieno
Oh sembra che ti sei pisciato sotto ahahah
Invece no ! Solo tu sai che è la mia sborra che ti ha bagnato anche i pantaloni.
Vorrei essere qui per vedere cosa racconterai a quella troietta di tuo cugino.
Ahahahaha

Sentii la sua risata farsi sempre più lontana e Marcus fare dei lunghi sospiri.

Gabriele ( in lontananza ) - Non azzardarti a cambiartiiii

E ora cosa avrei detto a mio cugino? Come potevo far finta di niente ? Io non sarei riuscito a guardarlo in faccia !
Era più forte di me provavo solo schifo…

Così mi avvicinai per vedere se Gabriele se ne fosse andato.
Parcheggiai di nuovo il motorino e suonai al campanello.


……..


Questo episodio è molto descrittivo. Ci tenevo a spiegarvi la situazione prima di partire con il racconto.
Nelle prossime puntante il racconto si farà più erotico emolto più avvincente.
Continuate a seguirmi!